2020 – Cosa ci ha insegnato e cosa abbiamo imparato
Ho scritto questo articolo per un mio importante cliente, il Gruppo italo-azero Sinalco, per il quale ho disegnato un’immagine coordinata, e per cui ho realizzato il sito web di cui gestisco contenuti e aggiornamenti insieme al mio team. Ripropongo l’articolo anche nel mio blog.
È assolutamente ragionevole ritenere che il 2020 non sarà presto dimenticato. Nel bene e nel male, questo è stato un anno molto insolito, e alcuni di noi non avrebbero mai immaginato di vivere per alcuni mesi in modo quasi surreale.
Il 2020 ha cambiato il mondo per sempre, e alcuni di noi oserebbero dire a fin di bene.
I leader mondiali, gli imprenditori, i dipendenti e le persone in generale hanno dovuto tutti ripensare e rielaborare la propria vita. In tutto il mondo, persone di diversi paesi sono state anche costrette a rimodellare alcuni aspetti cruciali delle loro culture.
La “trasformazione” è stata una delle parole chiave culturali più enfatizzate del 2020.
Non indagheremo qui su ciò che ha causato tutto questo e innescato la conseguente “trasformazione”, poiché ci sono ancora tante domande aperte senza risposta e le opinioni sono infinite, così come la combinazione di pensieri e sentimenti dell’umanità su questo argomento.
Steve Jobs affermava che non si possono collegare i punti nel momento presente, ma lo si può fare solo in seguito.
Sembra quindi che si debba aspettare qualche anno per scoprire qual è la verità.
Per ora, analizziamo alcuni importanti cambiamenti che, nonostante alcune difficoltà, hanno contribuito a traghettare più che mai il mondo nell’era digitale.
1. Il lavoro a distanza o il lavoro intelligente, come è definito lo smart working, è diventato una componente del presente più che del prossimo futuro, e molte aziende hanno già avuto la felice intuizione su come questo nuovo modo di riformulare il concetto di lavoro possa aumentare significativamente la produttività riducendo al contempo i costi.
È stato studiato e dimostrato che le persone che scelgono di lavorare da casa tendono ad avere prestazioni migliori rispetto ai colleghi in ufficio, e molte distrazioni vengono automaticamente eliminate, mentre la persona tende nella maggior parte dei casi ad assumersi maggiori responsabilità e a svolgere il lavoro più velocemente.
2. È diventata una convinzione comune che noi, come esseri umani, non possiamo più prenderci troppe libertà nei confronti della Natura, e che alterare in qualche modo l’equilibrio delle cose è pericoloso. Dopo averci abbonato un certo periodo di comportamento irrispettoso nei confronti del pianeta, la Natura ci ha imposto di restare al nostro posto e di smettere di pretendere di avere il controllo su tutto. Il pianeta sa badare a se stesso, e questo ci è stato dimostrato una volta che la produzione estrema e il traffico stradale e aereo, alla base di elevato inquinamento ambientale, sono stati temporaneamente bloccati a causa di necessarie restrizioni. In breve tempo, l’ambiente è stato in grado di auto-rigenerarsi, e abbiamo potuto ammirare di nuovo un cielo limpido nella maggior parte delle nostre grandi città.
3. L’ascesa degli strumenti digitali, che ci hanno aiutato a rimanere in contatto, per tutto il periodo in cui non siamo riusciti a connetterci faccia a faccia, ci ha insegnato che possiamo risparmiare tempo e incontrare persone e partner commerciali solo quando è assolutamente necessario (tranne, naturalmente, tutte le occasioni di socialità e di svago con amici e famiglie).
Nel 90% dei casi non ha senso prendere un aereo e andare fisicamente da qualche parte per un incontro che si può svolgere dal proprio ufficio attraverso uno schermo, a meno che l’argomento non sia così rilevante da dover partecipare necessariamente di persona.
4. Siamo ora pronti per una cultura d’impresa più agile. La maggior parte delle aziende si è resa conto che i tempi difficili possono anche essere considerati come un vantaggio, e che si può sprigionare maggiore intraprendenza per fare le cose meglio di prima. Rimanere flessibili e pensare in modo flessibile ha liberato il mondo degli affari da quella gravitas inamovibile, con cui le aziende che raggiungevano un certo livello di prestigio si pavoneggiavano quasi volessero mostrare un trofeo di successo. Sono le stesse aziende che non comprendendo che sentirsi troppo a proprio agio stava mettendo un freno a un’ulteriore crescita e all’esplorazione di nuove possibilità.
5. La gente ha iniziato ad apprezzare maggiormente la propria salute e ha smesso di darla per scontata. Una migliore idea di igiene personale si è ormai diffusa in tutto il mondo (si spera), e la gente ha cominciato a capire che la cosa più importante non è quanti anni si possono vivere, senza collegare la durata della propria vita a uno stile di vita di qualità e alla prevenzione dei problemi legati alla salute.
6. Abbiamo iniziato ad amare l’innovazione e a includerla nelle nostre vite e nelle nostre imprese. Pensare fuori dagli schemi è la nuova moda, e siccome tutti sono stati costretti a rimodellare la propria esistenza, la maggior parte delle persone ha pensato che questo fosse un comportamento saggio.
Un’azienda che apporta valore alla comunità prospererà, poiché è guidata da un sincero desiderio di innovare e di migliorare le cose per i propri clienti e per il loro settore di mercato. D’altra parte, le aziende che non sono disposte a riconfigurarsi e ad offrire valore aggiunto crolleranno e cesseranno di esistere, e questo potrebbe sembrare spiacevole, ma è assolutamente in linea con l’evoluzione.
Incoraggiando l’innovazione, i governi e le imprese stanno aprendo la strada a un nuovo senso della vita e a una nuova adattabilità che ci rende tutti più forti e mentalmente più preparati per le cose a venire.
7. Il valore delle relazioni con le altre persone si è riaffermato come un valore importante nelle nostre società. Alcuni dicono che per apprezzare qualcosa, si debba sperimentare una certa scarsità per quanto riguarda quel bene o quella situazione.
Il 2020 ci ha aiutato a valorizzare di nuovo l’interazione umana e ci ha insegnato a concentrarci sulle relazioni vere e su ciò che conta realmente per ciascuno di noi a livello individuale.
Un maggiore senso della comunità, insieme a una maggiore importanza rispetto al potersi realmente fidare degli altri, è diventato un elemento chiave in ogni area dell’esistenza, e un nuovo ottimismo sta iniziando a crescere dalle ceneri della paura immatura e primitiva degli esseri umani nei confronti dei propri simili, che per così tanto tempo si è annidata nei meandri della nostra mente collettiva.
Il 2020 è stato devastante per alcuni ed è stato invece una miniera d’oro per altri. Tutto, ad ogni modo, arriva come un insegnamento, e una volta che si impara qualcosa, come noi esseri umani abbiamo potuto constatare nel corso della storia, non si può che evolvere e diventare migliori di prima.
Siamo dunque un po’ più evoluti? Forse. Raggiungeremo la perfezione attraverso nuovi comportamenti e un rinnovato senso di umanità? Assolutamente no, e siamo ancora lontani dal raggiungere il potenziale umano a cui siamo destinati.
Tuttavia, noi, o la parte di noi che saprà accogliere il cambiamento come qualcosa di prezioso, continueremo a muoverci nella giusta direzione, ad espandere la nostra consapevolezza e ad usare la nostra creatività per rendere il mondo un posto migliore per tutti.
Buon 2021.